Piccola storia degli Stati Generali dei Bambini

Da nove anni il sistemaGaribaldi propone una festa dedicata all’infanzia che prende il nome di Tempo dei Piccoli. Prima a Bisceglie e da due anni a Corato, in un fine settimana di giugno, la città si fa “bambina”, con spettacoli, musica e un cantiere per “fare” con le mani e con la fantasia: costruire, piantare, cucire, aggiustare, progettare. Nella Città Bambina non può mancare il teatro più piccolo del mondo: costruito dalla compagnia Kuziba per lo spettacolo “Totò degli alberi”, è l’emblema del “farsi piccoli”, dell’inchinarsi all’infanzia, per cambiare il punto di vista e liberare l’immaginazione.

Come nasce il Manifesto della Città Bambina

In collaborazione con le realtà culturali che operano a Corato (Verso Sud, Piccoli chi, Nati per leggere, Ecolab, Teatri Di versi) e la complicità appassionata dell’amministrazione comunale, il progetto della Città Bambina è diventato un Cantiere.

Nello scorso mese di maggio, il Sindaco di Corato ha indetto gli Stati Generali dei bambini e delle bambine: con una lettera inviata a tutte le scuole primarie, ha invitato ogni classe ad esprimere i desideri, i bisogni e le visioni per una Città Bambina attraverso poesie, filastrocche, disegni, lettere. 

Riproduci video

Il 1° giugno, raccolte con staffette in bicicletta e consegnate nelle mani del Sindaco nel chiostro del Comune, le proposte sono state attentamente visionate e una “piccola assemblea costituente” ne ha tratto il Manifesto. Stampato a mano da una terza elementare e da una seconda del Liceo artistico, il Manifesto è stato srotolato dal balcone del Sindaco durante la “fondazione” della Città Bambina. È un punto di partenza, un ponte che mette in relazione l’infanzia con il governo della città e apre un dialogo che dovrà trovare i tempi e i modi per tradursi in operatività.

Riproduci video

La Città Bambina e il suo Manifesto hanno contagiato altre città limitrofe: Andria e Ruvo si sono appassionate al progetto e vogliono farlo crescere nelle proprie comunità. Il Cantiere trova nuove forme coinvolgendo le realtà del territorio in un processo in divenire. Crescono così la riflessione e la pratica di una città che s’inchina all’infanzia per ascoltarne la voce. 

Se altre città, anche geograficamente lontane, prendessero spunto dal Manifesto e le amministrazioni comunali lanciassero gli Stati Generali dei bambini e delle bambine nei propri territori coinvolgendo le realtà culturali e educative vicine all’infanzia, si aprirebbero nuovi Cantieri e nuovi Manifesti sarebbero scritti. Una mappa delle Città Bambine con scambi e confronti.

Riproduci video

SistemaGaribaldi nasce 10 anni fa da una visione di Carlo Bruni allora direttore artistico del teatro comunale di Bisceglie, il Teatro Garibaldi. Non è un soggetto, ma piuttosto un progetto che amalgama persone con competenze organizzative e amministrative, artisti, compagnie teatrali, tecnici, musicisti con esperienze e età differenti, per dare corpo a progetti rivolti ad una comunità. Una visione condivisa con l’amministrazione comunale e il suo sostegno sono fondamentali, affinché ci sia crescita e custodia dei frutti. 

sQuolaGaribaldi è uno dei progetti del sistema, si interroga sulla formazione e sull’apprendimento creativo. Da tre anni abita l’ex sala mensa della scuola Salnitro di Bisceglie, trasformandola in fucina per la creazione degli spettacoli, per la progettazione e costruzione di scenografie, di burattini, di costumi, del teatro più piccolo del mondo e delle casette della Città Bambina. Una sQuola nella pancia della scuola è un’opportunità unica per portare curiosità e passione, che spesso si spengono sui banchi, e per sperimentare quell’andirivieni fra la scuola e il territorio che la lettera Q di sQuola invita a fare con il suo trattino-ponte fra il dentro e il fuori.

Il Tempo dei Piccoli e la Città Bambina nascono dalla passione che sQuolaGaribaldi dedica all’infanzia e all’adolescenza. Crede fortemente che mettere al centro i bisogni dell’infanzia e degli adulti che le sono vicini, facendo spazio allo sguardo bambino, porti qualità e senso di comunità nella vita delle città.